Per quelli che ne sentono la nostalgia anche se non ci sono mai stati. Per quelli che l’ultima volta che ci sono stati il presidente francese era ancora Mitterand. Per quelli che stanno pensando di passarci le vacanze. Per quelli che hanno deciso di viaggiare in pullman a Parigi perché comodo e conveniente. Per quelli che conoscono la Parigi più classica e vogliono scoprire i segreti di questa meravigliosa città. Per tutti quanti, ecco una lista di cinque buone ragioni per addentrarsi nelle bellezze meno conosciute della Ville Lumiere.
Museo Quai Branly
Parigi di musei se ne intende. Eppure il nuovo museo Quai Branly disegnato dal famoso architetto Jean Nouvel merita un capitolo a parte. La collezione di 3.500 opere è un viaggio che parte dall’Europa per approdare in Africa, Asia, Oceania e le Americhe. Alcuni dei pezzi più significativi sono le maschere provenienti dalla Papua Nueva Guinea, le sculture dell’Isola di Pasqua, i mantelli degli sciamani delle steppe siberiane o la sezione dedicata alla cultura maya. Se poi siente stanchi di viaggiare con la mente e lo spirito, dal ristorante Les Ombres – uno squisito esempio di cucina fusion – godrete di una spettacolare vista della Tour Eiffel.
Saint-Germain-des-Près
Sebbene sia ormai il quartiere della moda piuttosto che della letteratura, la Rive Gauche mantiene intatto il fascino della Parigi intellettuale e bohemienne. Le grandi discussioni filosofiche tra Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir avevano luogo tra i tavoli del Café Deux Magots, proprio di fronte all’abbazia di Saint-Germain. Irrinunciabile una passeggiata tra le librerie, le gallerie d’arte e gli atelier dei grandi stilisti. E se siete fortunati, potreste imbattervi in Catherine Deneuveche prende un caffè alla Brasserie Lipp, punto d’incontro esclusivo di artisti e politici.
Vini vintage
A pochi passi dal Pantheón si cela “Des Vinis Illustribus”, una storica enoteca di parigi specializzata in vini d’epoca. Lionel e Dominique Michelin sono i due appassionati enologi che hanno fondato questa sorta di museo pieno di bottiglie ricoperte di polvere, delle autentiche reliquie dal valore inestimabile: alcune etichette costano più di 9.000 euro. E per accompagnare queste gioie dell’enologia, niente di meglio che uno dei tanti manicaretti sfornati dalla cucina.
Belleville
È la Parigi meno conosciuta e fotografata, sebbene sia la più originale e autentica, proprio perché frequentata dai parigini e meno dai turisti. Questa zona – in cui nacque ed iniziò a cantare la leggendaria Edith Piaf – è sempre stata un crogiolo di culture e religioni diverse. Tra le sue strade irregolari si sono succeduti comunità cinesi, armene, greche ed ebraiche e poi algerini, tunisini e africani. Tutte hanno lasciato la loro impronta e per questo alcuni la chiamano “Babelville”. Questo mélange multietnico ha attratto negli ultimi anni intellettuali e artisti, di cui è possibile visitare le botteghe aperte sulla strada.
Shopping
Le vetrine di Parigi sono delle autentiche installazioni artistiche e sarebbe un peccato non prestare loro attenzione: tanto, si sa, guardare non costa nulla… Il concept-store Colette ne è un buon esempio. Ma poi basta spostarsi nei viali Montaigne e degli Champs Elysées per incontrare gli atelier più famosi, come quelli di Dior, Louis Vuitton, Prada e Cartier. E se i prezzi delle boutique sono troppo alti per il vostro budget, lungo il boulevard Hausmmann c’è un’ampia gamma di grandi magazzini. Si dice che in epoca di saldi qui si facciano degli affaroni.