Il 15 dicembre dello scorso anno il passaggio della Costa Fascinosa, gigante delle acque da 114mila tonnellate e capace di ospitare 3.800 passeggeri, lungo il Canale della Giudecca ha sancito l’addio delle grandi navi alla laguna di San Marco.
Il tradizionale percorso che attraverso la Bocca di Porto Lido, accesso settentrionale alla laguna veneziana, consente l’attraccaggio alla stazione marittima concedendo ai passeggeri un’indimenticabile panorama mozzafiato. Ma se tale consuetudine provoca stupore negli occhi dei turisti, non si possono considerare altrettanto benefici gli effetti causati all’ambiente. Le sfilate delle navi da crociera davanti a Piazza San Marco, infatti, sono ritenute responsabili di abbondanti emissioni di sostanze nocive per la salute e dell’alterazione della stabilità degli edifici lagunari.
Per tali motivi si è ritenuta un’alternativa valida il passaggio delle navi dal Canale della Contorta, largo 100m e lungo 5Km, che consentirebbe l’attraccaggio dei colossi del mare nel porto cittadino eludendo “il centro città”. Inoltre, tale soluzione, oltre ad impedire alle navi superiori alle 40.000 tonnellate dal Bacino San Marco minimizzando le interferenze del traffico passeggeri/merci, salvaguarderebbe l’industria croceristica veneziana che occupa 4.255 lavoratori per un giro d’affari che sfiora i 283 milioni di euro ogni anno.
La questione, ora al vaglio della commissione Valutazione Impatto Ambientale la cui risposta positiva darà il via alla fase esecutiva del progetto, ha sollevato non pochi dissensi tra i veneziani. Il comitato cittadino “No Grandi Navi” lo scorso settembre ha infatti organizzato una manifestazione che ha coinvolto all’incirca un migliaio di partecipanti per ribadire la loro contrarietà sia alla passerella nautica cittadina, sia all’escavo della Contorta. Insomma, una questione alquanto contorta e dibattuta, la cui risoluzione dipenderà dall’esito delle consultazioni della Valutazione Impatto Ambientale, previsto per l’estate 2015.