L’idrosabbiatura è una delle tecniche di trattamento delle superfici metalliche tra le più innovative, nonostante sia utilizzata e impiegata con successo già da qualche anno.
La sabbiatura a umido funziona come quella a secco – di gran lunga più utilizzata – con l’unica importante differenza che la corrente abrasiva è costituta da un idrante ad alta pressione. L’energia dell’acqua, sfruttata a pressioni elevate, lambisce la superficie da trattare ed elimina ruggine, incrostazioni e altri residui di sporco.
Nell’idrosabbiatura, non esistono elementi abrasivi, per cui non si producono polveri e non si rendono perciò necessari sistemi di recupero dei residui di lavorazione. Occorre comunque fare una distinzione tra idrosabbiatura e lavaggi ad alta pressione. Il discrimine tra le due tecniche risiede nei valori di pressione. Se nel caso dei lavaggi ad alta pressione, quest’ultima raggiunge valori che non superano i 500 bar, nell’idrosabbiatura i valori di pressione toccano picchi fino a 1500 bar, che arrivano fino a 2500 nel caso dell’idrosabbiatura a ultra pressione.
I vantaggi dell’idrosabbiatura sono sicuramente molteplici, non solo legati all’abbattimento delle polveri ma anche a ciò che concerne l’efficacia della pulitura. L’effetto dell’idrosabbiatura, rispetto alla sabbiatura a secco, è visibile a occhio nudo.
Dal confronto di due superfici diversamente trattate – una col metodo dell’idrosabbiatura, l’altra con sabbiatura mediante abrasivi – emergono differenze importanti. Ciò accade perché l’energia dell’acqua ha la tendenza di far emergere il profilo primario, eliminando tutti gli elementi meno coesi presenti sulla superficie, come residui di ruggine e scaglie di vernice. L’acqua riesce inoltre a rimuovere tutti i residui di sporco e tutti i prodotti solubili della corrosione.
Tra i tanti pro, vi è però un grande contro. L’idrosabbiatura dà inevitabilmente luogo al processo ossidativo, a meno che la superficie non sia in acciaio inossidabile.
È comunque possibile rallentare il processo tramite inibitori chimici, oppure l’impiego di elevate pressioni, che comportano la dispersione di calore, facendo asciugare più velocemente la superficie ed evitando l’ossidazione. La decisione di utilizzare l’idrosabbiatura è comunque vincolata al tipo di superficie da trattare. Molto utile e funzionale nei metalli (quali il ferro), ma fortemente sconsigliata nei materiali lapidei.