La Force India ha terminato i test invernali con il secondo posto per numero di giri. Il team indiano è infatti riuscito a fare più di 100 giri per prova per ben tre volte di seguito nel pre-stagione dimostrando la buona competitività della nuova VJM07.
La Force India sta dimostrando sempre più la sua ambizione di uscire dai team minori grazie anche alla qualità della motorizzazione Mercedes, il brand tedesco, nonostante i 236 punti che lo distanziarono da Red Bull, è dato per favorito dai bookmakers che, a vista degli ottimi risultati in pre-stagione, quota la sua vittoria a 2.00.
Il team, i cui piloti sono Nico Hülkenberg (1987), Sergio Perez (1990), Daniel Juncadella (1991), si ispira all’ambizione della gioventù indiana, che combatte attivamente per terminare quello stato di precarietà onnipresente nell’intero subcontinente, questo il motivo per cui possiamo vedere la VJM07 fregiarsi dei colori della bandiera indiana.
Non sono tutte rose e fiori per il team indiano, perché la giustizia indiana, ben famosa per il caso marò, sembra essere eccessivamente punitiva e poco paziente nei confronti dei grandi conglomerati indiani come il Sahara India Pariwar, proprietario del team al 42%, tant’è che negli scorsi giorni è stato arrestato Subatra Roy presidente del conglomerato e del team.
Il magnate non si è presentato all’alta corte perché doveva vegliare la madre in fin di vita, ma ben poco è valsa la cartella clinica presentata dall’avvocato venuta in sua vece, così la corte suprema ha eseguito un mandato d’arresto. Il giudizio riguardava il pagamento di 2.30 miliardi di euro da parte del conglomerato ad i suoi investitori, pagamento avvenuto in larga parte ma la corte ha negato la concessione di maggior tempo per ultimarlo.
Il gruppo, capitalizzato a Marzo 2011 in 25 miliardi di dollari, ha interessi in molti settori chiave dell’economia indiana, come l’edilizia, la produzione manifatturiera e l’informatica, oltre che essere il possessore della maggioranza relativa delle quote dell’unico team di Formula 1 indiano; un comportamento poco responsabile ed affrettato, volto solo a terrorizzare cittadini ed imprenditori, della cosa pubblica indiana potrebbero vedere il sub continente perdere una fetta sana della propria economia insieme al suo unico team di F1.