Il trading online è una disciplina piuttosto recente, che si è affermata in modo compiuto solo negli ultimi tempi grazie agli enormi progressi portati dalla diffusione della banda larga e della tecnologia mobile. Essa per molti anni è stata a disposizione di specialisti come investitori finanziari e intermediari mobiliari, soggetti quasi sempre riconosciuti a livello istituzionale, che operano sui mercati di tutto il mondo scambiando azioni, titoli di credito, futures, opzioni, valute e materie prime.
Per comprendere il trading online bisogna chiarire di che tipo di ricchezza si parla e cosa riguarda nello specifico. Il trading, come suggerisce il nome, è lo scambio costante di titoli di credito e valute, prodotti finanziari e materie prime. Esso differisce in modo sensibile dall’investimento tradizionale. L’investitore tradizionale, pur operando nello stesso ambito, entra nel mercato finanziario per acquisire, nella norma, un vantaggio di medio lungo termine: questo aspetto è confermato dal fatto che egli si affida spesso a broker istituzionali come le banche, presso le quali ha depositato i propri risparmi. Si chiama portafoglio la diversificazione degli investimenti, attraverso i quali intende proteggere i risparmi e aumentarli nel tempo, con tassi di crescita superiori a quelli normalmente praticati dalle stesse banche.
Mantenere i titoli nel tempo è una sua prerogativa. Spesso anzi l’investitore tende quasi a “dimenticarsi” di possedere certi titoli, sperando in continue crescite che prima o poi – fisiologicamente – terminano. I trader esperti al contrario giocano sulla contemporaneità e sulle meravigliose opzioni offerte dalle piattaforme informatiche, che consentono di “giocare in borsa” su più piazze affari contemporaneamente, grazie al fatto che può operare lungo l’arco delle 24 ore ora in Asia, quindi in Europa poi in America, sfruttando tutti i mercati finanziari aperti in quel momento. Il trader a differenza dell’investitore tradizionale, che utilizza la borsa come forma di diversificazione dai tradizionali investimenti a resa sicura (la banca, le obbligazioni, l’oro e i gioielli), è più frenetico, tiene i titoli da poco acquisiti il tempo che gli fruttino un vantaggio immediato, anche se la regola è che non c’è regola: si prendono al volo le opportunità. Se si entra in possesso di azioni particolarmente importanti o si entra in un mercato contrassegnato da una certa stabilità il trader può decidere di mantenere i titoli per molto tempo.
Di fatto, come ci si comporta in questi casi definisce la tipologia di trader, anche se le categorizzazioni sono più per gli addetti ai lavori e una nota di colore che altro. L’importante è portare a casa un guadagno ed è possibile farlo nell’arco di una notte, se tutto gira bene. Ma può accadere anche il contrario, basta leggere un qualsiasi forum dedicato all’argomento online.
Gli investitori guardano al mercato finanziario con una fiducia spesso spropositata, sperando che ci sia sempre un bilanciamento tra l’investimento iniziale e lo stato dell’arte nel momento in cui vendono. La prudenza è il loro tratto più significativo, tanto che spesso si accontentano di non perdere nulla. Raramente si avventurano e quando lo fanno capita che sono anche mal consigliati, come la recente cronaca ci suggerisce. Un risparmiatore / investitore che abbia avuto la pazienza di seguire qualche corso di trading (vedi: ishowtrading.com), di aver appreso le tecniche di trading più importanti, sa che un portafoglio differenziato è utile, ma spesso il rischio è meno calcolato, o meglio, la percentuale di denaro che è disposto a rischiare in un dato acquisto è più rilevante dell’investitore tradizionale. Egli conta, insomma, che la volatilità giochi a suo favore. Un buon trader però è dotato di pazienza, non scambia la prudenza con la dissennatezza e opera seguendo schemi ben definiti, interpretando in modo corretto le oscillazioni del mercato. Spesso la miglior occasione ha bisogno di molta pazienza per essere colta.