Le funzioni essenziali di una banca sono quelle di prestare fondi e di fungere da depositaria senza rischi per il depositante, pagando gli interessi sui depositi qualora siano previsti dal contratto. Un ambiente privo di rischio è dunque particolarmente importante per i piccoli investitori, visti i loro maggiori costi di informazione e di sorveglianza nei confronti degli istituti di credito.
Diversi studiosi hanno in merito sottolineato come il contratto tra gli istituti di deposito e i depositanti sia in realtà molto delicato, e utilizzano un approccio di gioco-teorico per dimostrare che questo contratto è incline alle operazioni bancarie. Cioè, come depositante, c’è un incentivo a mettersi in fila per primi, anche se si ritiene che la banca sia solida, perché una gestione da parte di altri depositanti può causare l’insolvenza della banca. Il depositante in fondo alla fila rischia di perdere. Ma è così?
Per essere un “porto sicuro” per i depositanti, è necessaria l’assicurazione dei depositi (implicita o esplicita) da parte di un terzo, un garante. Per essere credibile, il garante dell’assicurazione dei depositi deve avere un potere fiscale, come accade in tutti i sistemi economici.
L’assicurazione dei depositi elimina l’incentivo per le operazioni bancarie. Negli ultimi due decenni si è assistito ad un drammatico aumento della nostra comprensione del valore dell’assicurazione dei depositi per la banca e, di conseguenza, del costo dell’assicurazione dei depositi per il garante. Una questione importante nell’assicurazione dei depositi è la capacità di incorporare gli sviluppi teorici nel settore all’effettiva determinazione del prezzo dell’assicurazione dei depositi. In molti casi, gli sviluppi teorici sono stati ampiamente ignorati dalle politiche fiscali, ma anche se ci sono ancora questioni che rimangono irrisolte nella determinazione teorica del prezzo dell’assicurazione dei depositi, agli occhi dei correntisti tutto ciò potrebbe apparire superfluo, vista l’esistenza di un tetto di 100 mila euro per il rimborso su ogni conto corrente.
E’ pur vero che nessuno ha avuto modo di sperimentare la concreta attivazione dell’assicurazione del Fondo di garanzia interbancaria sui depositi, considerato che quando una banca manifesta i primi segnali di crisi, al fine di evitare che le difficoltà diventino strutturali, di norma si punta a intervenire sul suo salvataggio, evitando cioè che il default sia conclamato e che si possa giungere al Fondo di garanzia.
Al netto di ciò, ricordiamo a tutti i nostri lettori che sul nostro sito abbiamo parlato in decine di occasioni di diversi temi legati all’economia e alla finanza, ai quali rimandiamo per chi volesse saperne di più.
Tra i tanti spunti, segnaliamo in particolar modo una piccola guida al trading binario. Buona lettura!