Il PIL giapponese nel corso del terzo trimestre è cresciuto di 0,3% su trimestre e dell’1,4% t/t annualizzati, in linea con le attese di consenso. Stando ai principali dati diffusi, i consumi sono calati di -0,5% su trimestre, per il primo dato negativo da fine 2015. Il dato è comunque da interpretarsi in sintonia con il trend recente, che era stato molto forte, con un rialzo di 0,7% su trimestre in primavera, e di 0,4% su trimestre nel primo quarto d’anno.
La previsione a questo punto è che la spesa delle famiglie torni a crescere nel corso del quarto trimestre, spinta dal mercato del lavoro in continuo miglioramento e dalla crescita del reddito reale supportata dalla bassa inflazione. Fra le altre componenti della domanda, gli investimenti fissi delle imprese aumentano di 0,2% su trimestre, dopo +0,5% su trimestre della primavera, ma rimangono comunque sostenuti dal buon andamento degli utili e della domanda. Gli investimenti residenziali calano invece di -0,9% su trimestre, mentre la spesa pubblica diminuisce di -2,5% su trimestre, dopo un solido aumento nel trimestre precedente (+5,8% su trimestre).
Per quanto concerne il canale estero, la contribuzione alla crescita dovrebbe essere stata di +0,5 pp, dopo aver sottratto -0,2 pp nel trimestre precedente, grazie a un aumento dell’export di 1,5% su trimestre e un calo dell’import di -1,6% su trimestre. La debolezza dell’import dovrebbe comunque essere passeggera, anche in virtù delle attese di crescita della domanda domestica.
Insomma, complessivamente i dati giapponesi sono da leggersi positivamente, con una crescita che da due anni è al di sopra del potenziale e con le voci deboli – rappresentate da consumi e investimenti privati – che dovrebbero riaccelerare nei prossimi trimestri.