Un impianto fotovoltaico è uno strumento che può trasformare l’energia solare in energia elettrica, senza l’ausilio di alcun tipo di combustibile. Ciò può avvenire semplicemente sfruttando il cosiddetto “effetto fotoelettrico”, ovvero la capacità che permette ad alcuni materiali (opportunamente trattati) di generare elettricità se esposti alla luce del solare.
E’ costituito da quattro elementi di base: i moduli fotovoltaici (il cosiddetto generatore), l’inverter, che converte la corrente continua in corrente alternata, i dispositivi di protezione e i cavi di collegamento (i quadri elettrici), e il misuratore dell’energia prodotta (ovvero il contatore).
Uno dei vantaggi principali nell’installazione di un impianto fotovoltaico è il fatto di produrre energia direttamente nel luogo in cui si consuma; in questo modo si riduce (e, in alcuni casi, si annulla) il fabbisogno di richiederne ad altre sorgenti.
Da più di 20 anni, poi, si cerca di approvare un decreto legislativo che obblighi i possessori di nuove costruzioni ad installare un impianto fotovoltaico.
La prima legge risale, infatti, al 1991: l’articolo 26 comma 7 già disponeva che gli edifici di proprietà pubblica (o adibita ad uso pubblico) dovessero ricorrere a fonti di energia rinnovabili per soddisfare il fabbisogno energetico. Purtroppo, i decreti attuativi vennero abbandonati, e per molti anni non se ne riparlò più.
Un lungo silenzio durato fino al Decreto Legislativo 311/2006, il quale ripropose l’obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili, sia elettriche che termiche, per tutte le categorie di edifici, rimandando qualsiasi dettaglio tecnico a futuri decreti attuativi (che ovviamente non arrivarono mai).
Infine, tale obbligo venne ribadito dal Dpr 59/2009 con una novità: l’installazione degli impianti fotovoltaici si estende sia agli edifici di nuova costruzione, che a quelli soggetti a ristrutturazione, con superficie superiore ai 1000 mq.
Dopo una serie di rimandi, si arriva al Decreto Legislativo del 29 marzo 2011, il quale ridefinisce completamente i criteri, ed obbliga l’utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di calore, elettricità e rinfrescamento, a partire dal 31 maggio 2012.
I destinatari di questo decreto sono principalmente due: gli edifici di nuova costruzione, e quelli soggetti a ristrutturazioni rilevanti. Nella prima categoria rientrano tutti gli edifici per i quali la richiesta del titolo edilizio sia stato presentato dopo il 29 marzo 2011 (data di entrata in vigore del decreto). Per quanto riguarda gli edifici che dovranno effettuare ristrutturazioni rilevanti, il decreto si rivolge a quelli con superficie superiore ai 100 metri quadri, a soggetti con ristrutturazione integrale degli elementi.
Al fine di agevolare l’installazione degli impianti, sono stati proposti diversi incentivi, raggruppati sotto il nome di “Conto Energia”. A questo proposito, nel giro di pochi anni si sono susseguiti ben cinque diversi decreti, tutti prematuramente interrotti, relativi alle possibilità di ottenere agevolazioni. Inoltre, tra un decreto e l’altro, i criteri di approvazione si sono fatti via via sempre più restrittivi.
Di fatto, l’installazione di un impianto fotovoltaico permette di ottenere numerosi vantaggi ed agevolazioni.