Avere una buona igiene orale non è solo importante per motivi prettamente salutistici, ma anche per godere di una buona impressione verso le altre persone: non è forse vero che una bocca bella e curata diventa un vero e proprio biglietto da visita per l’accettazione sociale?
Ma per raggiungere un risultato che possa dirsi soddisfacente abbiamo bisogno di seguire alcune regole fondamentali, una delle quali non può certo che riguardare la scelta del dentifricio. Oltre ad eseguire una buona tecnica di spazzolamento e dopo aver fatto propria la regola dei due lavaggi giornalieri, la scelta del dentifricio rappresenta una fase cruciale per chi vuole raggiungere risultati finali notevoli in termini di “dentatura perfetta”!
Sotto questo aspetto possiamo senz’altro dire che il proprio dentista saprà consigliare al meglio quale dentifricio faccia più al caso nostro, ma ci sono delle condizioni generali che possono esser tenute sott’occhio anche da noi comuni mortali: ad esempio, è preferibile scegliere un dentifricio con una buona concentrazione di fluoro (tra i 1350 e i 1500 ppm) poiché è questa la sostanza che attiva un’azione protettiva da una parte e mineralizzante dall’altra.
In un buon dentifricio non può però mancare anche la clorexidina per via della sua funzione antibatterica (fondamentale in caso di problemi gengivali e parodontali), così come la presenza di agenti sbiancanti che – come dice la parola stessa – intervengano sotto il profilo di uno sbiancamento generale della dentatura.
Come ultimo ma altrettanto importante elemento, consigliamo di evitare prodotti nei quali compaia il cosiddetto Triclosan: questo noto antibatterico tende infatti ad accumularsi negli organismi e a rafforzare i batteri ogni qualvolta questi si ritrovino a dover combattere l’azione dei comuni antibiotici.
Fatte salve le fondamenta di una buona scelta commerciale, si può pure procedere all’acquisto del dentifricio ideale!
