Carne vegetale, arriva anche il sostituto di quella di maiale

Giusy Neri

L’ultimo prodotto senza carne di Impossible Foods arriverà sulle tavole nei prossimi giorni in buona parte dei principali mercati internazionali: carne di maiale a base vegetale che afferma di essere più gustosa e più sana della “originale”. Ma sarà così?

La cosa certa è che il prodotto a base di carne di maiale macinato sarà disponibile per la prima volta nei ristoranti negli Stati Uniti, a Hong Kong e a Singapore, con ulteriori piani per l’espansione della vendita al dettaglio in quei mercati nei prossimi mesi. È altresì certo che si tratta del terzo lancio commerciale dell’azienda californiana dopo la carne macinata e le crocchette di pollo mentre cerca di consolidare la sua posizione nel crescente spazio proteico a base vegetale.

Ciò premesso, il presidente di Impossible Foods Dennis Woodside ha ricordato che “il maiale in genere non è considerato un prodotto salutare, ma qui hai un sostituto che ha un sapore altrettanto buono ma in realtà è migliore“. Secondo l’azienda, il prodotto, che è composto principalmente da soia, fornisce la stessa quantità di proteine ​​della sua controparte tradizionale a base di carne, ma senza colesterolo, un terzo in meno di grassi saturi e molte meno calorie.

Nel frattempo, in un recente test di assaggio cieco condotto da Impossible Foods, è emerso che la maggioranza (54%) dei consumatori di Hong Kong ha dichiarato di preferire il prodotto di maiale senza carne.

Non lanceremo un prodotto a meno che non sia effettivamente migliore dell’analogo animale, sia in termini di gusto, che i dati dimostrano, sia in termini di valore nutritivo“, ha affermato Woodside.

Woodside ha affermato che spetterebbe ai singoli ristoranti determinare il loro prezzo, aggiungendo che i prodotti Impossible sono in genere “in un ristorante allo stesso prezzo della carne animale, a volte un po’ più alti”. Il lancio avviene in mezzo a un crescente appetito per le proteine ​​alternative, poiché sia ​​i consumatori che le aziende diventano più consapevoli dell’impatto ambientale dell’agricoltura animale tradizionale. Si stima che l’industria sia responsabile del 14,5% delle emissioni mondiali di gas serra. Impossible Foods, da parte sua, afferma che il suo prodotto suina utilizza l’81%-85% in meno di acqua, il 66%-82% in meno di terra e produce il 73%-77% in meno di emissioni di gas serra rispetto alla normale produzione di carne di maiale.

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