Mastercard, uno dei più noti operatori nel settore del network di pagamenti mediante carte di credito, ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile superiore a quelle che erano le principali attese degli analisti finanziari, e con un fatturato in linea alle previsioni formulate dagli stessi osservatori.
Più nel dettaglio, la società ha ammesso di aver chiuso il primo trimestre dell’anno conseguendo un utile che è risultato essere superiore alle attese dei principali analisti, forte di uno sviluppo del 9 per cento a quota 1,1 miliardi di dollari, pari a un utile per azione rettificato di 1,01 dollari per azione, rispetto ai 95 centesimi per azione che erano stati precedentemente stimati dagli analisti.
Risalendo le righe di conto economico, e occupandoci della marginalità, è emerso come l’utile operativo sia cresciuto del 12 per cento a 1,5 miliardi di dollari e i ricavi hanno raggiunto i 2,73 miliardi di dollari, in aumento del 12,5 per cento rispetto all’analogo periodo del 2016 pressoché in linea con le attese di 2,65 miliardi di dollari.
Positivi sono inoltre i dati legati al volume di utilizzo delle carte di pagamento, che nel periodo è aumentato del 9 per cento. Nel primo trimestre il gruppo ha riacquistato 9 milioni di azioni proprie per 1 miliardi di dollari.
Per quanto concerne il futuro a breve e a medio termine di Mastercard, la società si attende una ulteriore crescita commerciale e di giro d’affari, compatibilmente con l’incremento dell’intero settore. Vedremo dunque nel corso del secondo trimestre se effettivamente gli auspici del management societario riusciranno ad essere confermate, o se si andrà incontro a un riallineamento dei risultati su più miti consigli, soprattutto in termini di una marginalità che può mostrare ancora delle evidenti aree di positivo sviluppo.