EON chiude 2016 in forte perdita

Giusy Neri

EON ha annunciato di aver chiuso il 2016 con risultati di forte perdita, legati principalmente alle maggiori svalutazioni. In maniera più dettagliata, l’utility tedesca ha affermato di aver archiviato l’intero esercizio 2016 con una decisa perdita che è conseguente ai maggiori accantonamenti che sono a loro volta legati allo scorporo delle attività di combustibili fossili. Complessivamente, la perdita netta è risultata pari a 8,45 miliardi di euro, a fronte di un calo dei ricavi dell’11 per cento generato anno su anno, pari a 38,17 miliardi di euro.

Per quanto concerne gli altri principali dati conseguiti nello stesso periodo, si noti come sia andato in flessione anche l’utile operativo, sceso del 13 per cento a 3,1 per cento rispetto al dato dell’analogo periodo del precedente esercizio. Sulla base dei risultati ottenuti, il dividendo è stato ridotto a 0,21 euro da 0,5 euro per azione che invece erano stati proposti in riferimento ai risultati conseguiti nel precedente del 2015.

Rileviamo inoltre come, in conseguenza di questi dati, il top management abbia annunciato un piano di rilancio già a partire dall’esercizio in corso, stimando un EBIT rettificato per le componenti straordinarie compreso tra 2,8 e 3,1 miliardi di euro con l’utile netto che dovrebbe attestarsi tra 1,2 e 1,45 miliardi di euro. L’obiettivo è anche quello di portare il debito netto a circa 20 miliardi di euro dagli attuali 26,3 miliardi di euro. I risultati dovrebbero essere ottenuti grazie anche al ricorso ad un’attenta e specifica politica di contenimento dei costi che comporterà anche la riduzione della forza lavoro pari al 3 per cento, con un risparmio di circa 400 milioni di euro l’anno entro il 2018. Inoltre, per il 2017, il gruppo ha stimato la possibilità di poter poi corrispondere un dividendo per azione in crescita a 0,3 euro, sempre comunque bel al di sotto di 0,5 euro del 2015.

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