Secondo quanto rende noto il Wapa, l’associazione mondiale dei produttori di mele e di pere, durante la conferenza Prognosfruit, svoltasi ad Amburgo non troppo tempo fa, le stime per la produzione di questi prelibati frutti sono da rivedersi al ribasso.
In altri termini, più precisi e concreti, nell’Unione Europea il raccolto 2016 di mele dovrebbe superare di poco i 12 milioni di tonnellate, dando pertanto sfogo a una diminuzione del 3 per cento su quello precedente, ma a un incremento dell’1 per cento rispetto alla media degli ultimi tre anni.
Ancora più nel dettaglio, la produzione di pere dovrebbe attestarsi sui 2,17 milioni di tonnellate, per una contrazione di circa il 9 per cento rispetto ai 2,39 milioni di tonnellate del 2015, e con un passo indietro rispetto anche alla media dell’ultimo triennio.
Per quanto concerne la qualità, a pesare su tale aspetto di rilievo sono state alcune gelate registrate nelle nazioni dell’Europa centrale. Al di là di ciò, nel resto del vecchio Continente le condizioni climatiche sono state favorevoli, supportando pertanto la realizzazione di una complessiva buona qualità dei frutti in esame.
Per quanto attiene infine la stagione a venire, tra gli operatori di settore sta trapelando un cauto ottimismo, con una situazione più bilanciata tra offerta e domanda. In altri termini, non si prevede la presenza di grandi scorte della stagione precedente: un contesto che, alla fine, dovrebbe favorire un migliore equilibrio tra la produzione di freschi e trasformati e una pressione limitata dall’emisfero Sud del mondo.
Vedremo, con i prossimi aggiornamenti, se le prospettive sopra riassunte sapranno o meno tradursi in realtà.