Il petrolio torna in una condizione di deciso ribasso dopo che le scorte EIA (US Energy Information Administration) hanno evidenziato la presenza di un rialzo di oltre 1 milione di barili alla settimana di petrolio ma – contemporaneamente – un ribasso consistente per benzine e distillati, complice la stagionalità vacanziera.
Poche ore prima, un comunicato da parte dell’API ha riportato come la scorsa settimana le scorte commerciali di greggio siano invece aumentate di 2,1 milioni di barili, le scorte di benzina siano scese di 3,9 milioni di barili e quelle di distillati siano diminuite di 1,6 milioni di barili.
Per quanto attiene i fondamentali, si prevede che la domanda di petrolio nel 2017 sia in realtà decisamente più debole di quanto previsto in precedenza, almeno secondo le previsioni contenute nel report mensile elaborato dall’IEA (Inter.Energy Agency). Si noti come tale stima sia in realtà contrastante con quella precedentemente elaborata e inserita all’interno del report dell’EIA (US Energy Information Administration) che nel suo Short Term Energy Outlook di agosto ha previsto la domanda mondiale salire a 95,3 milioni di barili al giorno nel 2016 (+1,4 milioni di barili al giorno su base annua) e a 96,8 milioni di barili al giorno nel 2017 (+1,4 milioni di barili al giorno).
Anche l’OPEC stima un rialzo della domanda mondiale a 94,26 milioni di barili per il 2016 e 64,41 milioni per il 2017. Secondo un comunicato firmato dal presidente dell’OPEC, Mohammed Bin Saleh Al Sada un incontro informale, fra i membri del Cartello, avrà luogo a margine del 15° Forum internazionale dell’Energia in programma ad Algeri dal 26 al 28 settembre.