Il marchio giapponese Epson è pronto ad aggredire i mercati europei attraverso il lancio di nuovi prodotti professionali come stampanti, occhiali a realtà aumentata, robot industriali e tanto altro, e puntando prevalentemente su clientela business e istituzionale.
D’altronde, non è certo una novità che il vecchio Continente per il brand giapponese possa rappresentare un territorio dalle ampie opportunità di incremento del proprio margine. E Epson ne è talmente convinta da aver dichiarato di poter realizzare 2 miliardi di euro di fatturato nel 2020 contro 1,6 miliardi di euro attualmente conseguiti.
In Europa, il Paese più importante per Epson è la Francia, dove il suo business è cresciuto del 5 per cento nel 2015. Dopo un periodo di riorganizzazione, Epson ha poi aperto anche i propri uffici in Portogallo, Spagna e Germania, investendo 50 milioni di euro nel 2016 e 2017 e prevedendo di aumentare l’occupazione, con 150 nuovi assunti (+10%). In particolare, il nuovo sito di Clichy, in Francia, è stato il più grosso investimento di Epson in Europa nel 2016.
Per quanto concerne i dati di bilancio, i conti di Epson sono tornati in positivo nel 2014, sebbene nel corso del 2015 le vendite commerciali abbiano subito ancora una leggera flessione a 8,7 miliardi di euro. Nel 2025, comunque, il brand giapponese punta a un fatturato di oltre 13 miliardi di euro, puntando principalmente all’estensione dei propri prodotti oltre le stampanti (Epson è già il secondo produttore mondiale dopo Hp) che peseranno sul fatturato per il 50% e non più per i due terzi come è avvenuto fino ad oggi.